Diventare freelance: Falso Mito o Realta?

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PREMESSA IMPORTANTE: dall’inizio dell’anno ricevo molte email di lettori che mi chiedono consigli sul come diventare freelance e che mi sottopongono richieste e problemi per risolvere determinate situazioni lavorative complesse.

Bene ho iniziato a scrivere questo articolo con l’intento di scriverne altri, per aiutare il più possibile, secondo la mia esperienza, tutti coloro i quali hanno già partita iva e stanno sbagliando qualcosa nella gestione della propria imprese e tutti coloro che stanno progettando di diventare freelance.

Ho deciso di prendere sul serio questo argomento molto discusso per aiutare tutti i lettori di questo blog ad orientarsi se hanno deciso di intraprendere questa strada e a confrontarsi se hanno già partita iva aperta.

Questo è solo il primo articolo che analizzerà più o meno tutti gli aspetti del fare impresa freelance!

I tuoi commenti mai come oggi saranno cosi apprezzati e verranno presi in seria considerazione per la redazione di articoli correlati.

La problematica del Diventare Freelance è ormai una problematica che prende sempre più sfaccettature diametralmente opposte.

Bombardato dai Mass media, dalle negatività che giornali, tv e Radio propinano a tutti ogni giorno (“c’è crisi”, “non c’è lavoro”) il giovane italiano di oggi, appartenente alla fascia d’età fra i 20 e i 35 anni, che sa o che sente fortemente dentro di se di non meritare la vita che sta conducendo, viene stuzzicato dall’idea: e se diventassi un freelance?

Come tutte le cose ci sono lati positivi e lati negativi.
E se può consolarti anche essere un super eroe non è sempre positivo….

Diventare freelance non significa solo non avere un capo perchè il capo sei tu, poter lavorare da casa, poter gestire la tua vita lavorativa come meglio credi (ti svegli quando vuoi, finisci quando vuoi).

Diventare freelance significa anche dover dare il meglio di te, probabilmente dovrai dare anche di più in termini di sforzi lavorativi, specie all’inizio della tua attività.

Diventare freelance significa essere consapevoli che in questo regime fiscale (e ovviamente presuppongo che tu inizi con il regime dei minimi) la semplice apertura ti comporta delle spese fisse:

  • Spese di apertura partita IVA
  • INPS 840€ ogni 3 mesi
  • Spese del commercialista (dalle 50€ alle 150€ al mese)
  • Spese di mantenimento (corrente, telefono, benzina, materiali d’ufficio, pc, software)
  • 5% di tasse a fine anno sulla differenza fra fatturato e spese

Praticamente inizi con una spesa media di 350€ al mese solo per il mantenimento della tua partita IVA, anche se non fatturi una cippa.

Fatta questa premessa volutamente NEGATIVA passo all’analisi di quello che è uno dei fenomeni freelance A MIO AVVISO PIU’ SQUALLIDO finora assistiti da parte mia: IL VITTIMISMO FREELANCE!

Sono ormai giorni e giorni che gira per la rete e specie su Youtube, la campagna “COGLIONE NO!” (#coglioneno).
Una mini serie video di “sensibilizzazione” a favore dei freelance.
E contro i maltrattamenti che subiscono.

Questi video esilaranti denunciano un presunto problema ricorrente del freelance:
la mancata ricezione del pagamento.

Lo scopo di questo video è mettere in risalto la superficialità riversata da molte persone riversano nei confronti dei lavoratori creativi e che probabilmente lavora al pc. E sto parlando proprio di persone che fanno il mio stesso lavoro o similare: webdesigner, programmatori, webmarketer, grafici, ecc. (specifico riferimento a chi fa un lavoro creativo).

Sono arrabbiato con questa serie di video e vi spiegherò perché.
Vediamo insieme i 2 più significativi.

Lo diresti al tuo idraulico?

Lo diresti al tuo giardiniere?

Dopo kilometri e kilometri di testi, libri, blog, forum, gruppi facebook che parlano di questo argomento e su come evitare al massimo questi casi, come è possibile che oggi un creativo freelance debba ancora andare incontro e/o vivere situazioni del genere?

A mio modesto parere se ti capitano frequenti situazioni del genere,
bhe c’è qualcosa che non va!
Ma non nel cliente (che magari di sua natura è proprio cosi) ma in te!

Se per caso stai pensando di diventare freelance perché sei in grado di mettere in piedi un sito web e per questo credi di essere pronto, allora amico o amica che tu sia…credimi…aspetta!

Non fare il passo più lungo della gamba!
Ci sono cose che devi sapere prima di iniziare.

Chi va incontro a questo tipo di errori è più frequentemente una persona molto giovane, che per le prime volte si interfaccia con i clienti e che è ansioso di “chiudere” i primi lavori.

Se stai progettando la tua vita da freelance allora sappi che prima di tutto devi imparare a stare con la gente, conoscerla, ascoltarla, captare gli input che arrivano e saperli interpretare.

Se credevi di esserti liberato dalla schiavitù del tuo capo sappi che se inizi male la tua carriera poi inizia la frustrantissima schiavitù dettata dai tuoi clienti! Addio sognata libertà!

Se mio figlio Gregory (oggi ha solo 2 anni) dovesse un giorno chiedermi:
“Papà! Io sono BRAVO! Voglio diventare freelance! Cosa mi consigli?”.

La prima cosa che farei è…..dargli un bacino! 😀

Scherzi a parte…la prima cosa che farei è analizzare il motivo di questa domanda (sono le domande che devi porre a te stesso anche se oggi hai già partita iva):

  • “Perché voglio essere freelance?”
  • “Cosa mi spinge a credere che diventando freelance la mia situazione migliorerà”?
  • “Quali aspetti della mia vita migliorerà il diventare freelance?”
  • “Quali aspetti invece peggiorerà?”
  • “Il rapporto fra rischio e benefici del diventare freelance è positivo?”
  • “Come sarà la mia vita se apro partita iva e non va bene?”
  • “Come dovrò gestire le situazioni in caso di overflow di lavoro (e grandissimo stress!)?”
  • “Come mi devo comportare se mi contatta un cliente famoso? Se non ho le competenze necessarie come devo fare? Cosa devo fare?”
  • “Ho già un piano B?”

Già con queste poche domande puoi capire il profilo psicologico della persona e capire i motivi che ci sono dietro una esigenza o apparente esigenza del genere….

Tu perchè vuoi diventare freelance?

Diventare freelanceSe stai pensando di diventare freelance solo perché non sopporti il tuo capo allora credo che non sia la strada giusta per te. Esistono tecniche e modi per migliorare il proprio lavoro, e la propria vita, migliorando il rapporto con il capo.

Se invece stai pensando di diventare freelance perchè sei ambizioso e sei al corrente che stai perdendo una grande opportunità con il tuo stato attuale allora le cose prendono una piega diversa.

Il punto però è capire bene la propria situazione ed avere le motivazioni forti per iniziare la sfida più grande della tua vita: la tua impresa!

Per fare impresa ci vogliono anche delle inclinazioni naturali. Conosco molte persone che sono degli ottimi dipendenti ma che non sono naturalmente adatti al posto di comando, a prendere continuamente decisioni (prendere delle decisioni è una delle operazioni più difficili per il nostro cervello!), interfacciarsi con commercialisti che chiamano solo per dirti che devi pagare, che si abbattono continuamente, ecc..

Ti senti a tuo agio nel prendere decisioni?
Credi di essere sufficientemente responsabile per iniziare a fare impresa?

Per ora mi fermo qui, credo di aver già messo troppa carne al fuoco.

Nei prossimi articoli (quindi seguimi) parlerò di come captare i clienti, di come superare le obiezioni e di come comportarsi per evitare che non paghi e se eventualmente non paga facendo una distinzione fra clienti positivi e clienti negativi, analizzeremo poi la gestione del lavoro, come calcolare il costo di una prestazione, modelli di business freelance e molto altro ancora il tutto accompagnato da mio “HOW TO” sperando che sia d’aiuto a tutti.

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