🚨 Sito Penalizzato da Google? 🚨 Ecco cosa fare

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Come scoprire se il tuo sito è stato penalizzato (o Bannato) da Google?

Bhe, se la domanda che non ti fa dormire la notte si avvicina a questa sei nel posto giusto, in questo post parlerò di come scoprire se il sito è stato penalizzato!

La creazione di un sito web è uno dei modi migliori per promuovere il proprio business e aiutarlo a svilupparsi, controllando le regole del gioco.

Ebbene si, sui social siamo solo ospiti! Ma che mazzata al cuore è scoprire che il tuo sito web non compare più sui motori di ricerca oppure che con analisi del dominio con strumenti quali SEMRush (come farei senza non lo so. Ecco una prova gratuita di 7 giorni se vuoi) ti rendi conto che il tuo dominio è il discesa libera?

Penalizzazione? Probabile!

Ci sono immediatamente molte domande che devi porti in questi casi: è una sanzione di Google?

Perché se è stata penalizzato il sito e come risolverla ed evitare questi problemi in futuro.

Ecco le risposte alle seguenti e ad altre importanti domande relative alle sanzioni di Google.

Cosa sono le sanzioni di Google?

Le sanzioni di Google includono una rimozione totale o parziale del sito dall’indice di Google che comportano un calo significativo nelle SERP (la classifica di ricerca. SERP sta per SEARCH ENGINE RANKING POSITION).

La perdita di posizioni sulla SERP di Google  può essere relativa all’intero sito Web, a diverse pagine o ad alcune parole chiave specifiche ritenute spammose.

Come è possibile identificare un sito Web penalizzato?

Non solo le penalità di Google influenzano il posizionamento del sito Web, ecco perché è importante imparare come identificare se vi sono state sanzioni.

Esistono diversi modi per riconoscere se il sito è stato penalizzato da Google:

  • Accedi al tuo account per aprire il tuo Search console . Premere il pulsante “Cerca traffico” per aprire “Azioni manuali”.
    Lì troverai un messaggio che indica la presenza di eventuali penalità;
  • Cerca quando si è verificata la significativa perdita di traffico e controlla se sono stati lanciati aggiornamenti in quel momento;
  • Digita nella barra di ricerca di Google il tuo dominio per vedere se è indicizzato come uno dei primi dieci risultati. In caso contrario, potrebbe suggerirti una possibile sanzione;
  • La penalità parziale viene identificata digitando il nome del dominio e la parola chiave principale nella riga di ricerca e se alcune pagine non vengono visualizzate, potresti soffrire di questo tipo di penalità;
  • Controlla il ranking della pagina con strumenti come SemRush (che io adoro 😍)e i visitatori per identificare il tempo di una diminuzione improvvisa.

Tipi di penalizzazioni di Google

La prima cosa da identificare quando ti rendi conto che il tuo sito Web è penalizzato è il tipo di penalizzazione che ti viene inflitta.

Ce ne sono diversi:

  1. Una penalizzazione automatica che viene lanciato attribuita per un comportamento sleale secondo Google. Solitamente riceve questa penalizzazione chi non rispetta le linee guida di Google . Molto spesso ciò accade a causa dei nuovi aggiornamenti rilasciati da Google ma non familiari al proprietario del sito Web. Ogni aggiornamento porta con se rogne. MA Google è gratis quindi muti tutti.
  2. La penalizzazione per una revisione manuale è data da un team di Google che scatta soprattutto dopo segnalazioni di utenti. Di solito, il proprietario del sito Web riceve un’e-mail con la notifica del problema e non appena si corregge tutto, è meglio contattare il team affinché possano esaminare il sito Web. Per verificare eventuali sanzioni, è possibile accedere all’account del Search Console e selezionare “Azioni manuali” per approfondire.
  3. La penalizzazione del dominio è una delle più spiacevoli e rognose da sistemare in quanto il tuo sito è visto come spam da Google e il tuo ranking scende drasticamente. Ciò può portare alla deindicizzazione totale o parziale del sito o anche alla blacklist del sito. Succede se sei stato attaccato e il tuo sito mostra viagra, cialis, cose porno ecc. agli utenti. Aggiorna e pulisciti il sito e segnalalo a Google.

Ecco i motivi principali per il quale Google ti penalizza.    

L’elenco dei motivi è piuttosto ampio. Ecco alcune delle cause più comuni che fanno scattare penalizzazioni Google al tuo sito web:

  • Tecniche Black Hat come il cloaking o il reindirizzamento. Il cloaking è un contenuto insufficiente mostrato agli utenti e completamente diverso da quello fornito ai motori di ricerca. È facilmente identificabile dai moderni strumenti di Google. Un esempio? Hai un blog di attrazione uno ti trova per la parola chiave come sedurre una ragazza, il contneuto dell’articolo contiene magari davvero quei contenuti però quando l’utente apre la pagina vede tutt’altro. Ormai i bot appositamente da Google riconoscono queste attività fuorvianti e penalizzano il sito.
  • Lo spamming è uno dei motivi più popolari per le sanzioni dopo il rilascio di Penguin and Payday Loan Update. Entrambi combattono risultati estremamente spam che causano gravi penalità. Un altro popolare strumento Google Exact Match Domain mira a ridurre il numero di domini spam che hanno lo stesso suono della parola chiave principale; questo però non vuoi dire che acquistare un dominio exact match sia un problema se lavori in modo etico. Google vuole un internet migliore sanno riconoscere contenuti veri da quelli truffaldini. O almeno ci riescono davvero molto spesso.
  • Anche i contenuti duplicati prendono posto nell’elenco delle cause. La maggior parte dei siti Web utilizza involontariamente contenuti plagiati poiché si fida degli scrittori, mentre altri generano contenuti automaticamente con l’aiuto di alcuni software. Per evitare problemi con il posizionamento, è necessario controllare tutti i contenuti utilizzando controlli di plagio (uso prevalentemente noplag.com o copyscape.com per scoprire questi testi copiati) quanto Google consente solo fino al 10% delle somiglianze nei contenuti del sito.
    In altri casi, potresti anche essere soggetto a sanzioni;
  • La velocità di caricamento a lungo termine del sito Web può comportare un calo della classifica e ulteriori penalità algoritmiche;
  • Anche l’architettura informativa del sito viene vista come un problema. Spesso utilizzare Squeeze page senza link di ritorno può essere visto come un problema da Google. È vero che aumenta le conversioni però Google regna e… responsabilità tua;
  • Un attacco di un hacker verso il sito Web, come dicevo prima è la causa più frequente si penalizzazione, è causa un’improvvisa penalizzazione nella maggior parte dei casi. Un sistema di caching a doppio livello può limitare i danni a volte. Optare per Google Analytics per analizzare le pratiche SEO e vedere se ciò è realmente accaduto;
  • L’adeguatezza del web hosting è anche importante per mantenere un alto posizionamento del sito. Google ha persino creato certificati SSL a tale scopo, ecc. Ogni sito deve avere certificato SSL;

Questi sono i motivi più popolari che portano a penalizzazioni di Google.

Come uscire da una penalizzazione Google?

È inutile cercare di imbrogliare Google, quindi solo un sito web ben strutturato e gestito raggiungerà il miglior posizionamento ed eviterà problemi.

Ecco alcuni suggerimenti per evitare le penalizzazioni di Google:

  1. Guarda scrupolosamente le linee guida di Google; Oh! Io le controllo tutte le volte che devo sviluppare un sito.
  2. Controlla regolarmente tutti i collegamenti e i contenuti del tuo sito Web; Ci sono dei plugin per controllare se i tuoi link sono sbagliati. Io utilizzo il plugin WordPress BrokenLink Checker. Veramente utile!
  3. Segui gli aggiornamenti di Google per evitare nuovi problemi; Io utilizzo SemRush e sto tranquillo sotto questo punto di vista.
  4. Fai una scelta ragionevole di pubblicità e link affiliati;
  5. Mantenere il sito Web sicuro; Installati Wordfence e paga sta licenza!!
  6. Seleziona un sito web di hosting adeguato; Io uso Siteground per i miei clienti WordPress, per velocità di supporto.
  7. Se sei stato penalizzato, correggi tutti i problemi e invia una richiesta di riesame. Scansiona il tuo sito web su SUCURI.NET.
  8. Installa il plugin StopBadBots!

Queste soluzioni aiuteranno il tuo sito Web a funzionare correttamente e limitare al massimo il rischio penalizzazioni.

“Andrea questo significa che non possono attaccarmi?”

NO! Riescono ad entrare nel sito della NASA figurati nel tuo.

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